“Sotto al letto di mia nonna”

Sotto al letto di mia nonna

di Serena Boccanegra

sotto al letto ali allegato

Inaugurazione Sabato 6 Maggio 2017 ore 18.30
Bottega d’arte Gibigiana Dorsoduro 1487 Fondamenta delle Zattere 30123 Venezia
S’inaugura sabato 6 maggio alle 18.30 alla Bottega d’arte Gibigiana di Venezia la rassegna Sotto al letto di mia nonna di Serena Boccanegra, curatrice Marianna Accerboni.
La rassegna ‐ annota la curatrice ‐ si configura come un’installazione totale site specific: attraverso il filo di un’amorevole memoria, simbolizzata da una variegata sequenza di oggetti e micro mondi sognati dall’autrice, emerge in senso catartico l’importanza del rapporto di Serena con il proprio contesto famigliare.
 Figura idealmente centrale della composizione ­‐ scrive Accerboni ­‐ è Rina Nono, la nonna, una forte personalità illuminata da intensi occhi verdi, che rappresenta una sorta di nume tutelare, che nel corso del tempo ha fermamente mantenuto la memoria della sua famiglia d’origine, conservandone gli oggetti più vari, che Serena implementa con altre testimonianze materiche, anche questa volta foto, oggetti, tessuti, pizzi, lettere, scarpe e scarpette, appartenute pure alla famiglia del padre, i Boccanegra. Simboli di una catena d’amore che l’artista ‐ scenografa realizzatrice per il teatro e per il cinema, che ha sempre parallelamente condotto un proprio percorso di ricerca artistica personale ­‐ collega e ramifica come se il suo racconto per immagini ­‐ dedicato alla nonna Rina e al figlio Orlando -­andasse a rappresentare in realtà l’albero della vita.
“Ho sentito la forte necessità di incontrare i miei antenati, di metterli tutti insieme e pacificarli, di farli incontrare di nuovo. ­‐ spiega Serena ­‐ Un piccolo atto psicomagico per dialogare con loro, un incontro tra morti e vivi”.
 Artista, ma anche sapiente artigiana, la Boccanegra ospita ogni oggetto e ogni composizione in un altrettanto simbolico cassetto, che in un certo senso li cataloga ma nel contempo li incornicia in una sorta di boccascena, forse perché sono appartenuti al teatro della vita. E in ognuno di questi ambiti o contenitori c’è tutto un mondo, che si apre e si collega, secondo il concetto delle scatole cinesi, a un altro mondo. Un work in progress, un lavoro in divenire: “Questo ‐ afferma infatti Serena ‐ è solo l’inizio di un cammino, nel tempo aggiungerò sempre altri cassetti”.
Molto spesso, nel rielaborare o fermare gli oggetti su un supporto, Serena usa la cera d’api, un materiale naturale come gli altri ‐ legno, carta, stoffa, gesso e pelle ­‐ che compongono l’esposizione, perché le piace il suo profumo e perché “mettere la cera sopra gli oggetti è come fermarli, la cera è un materiale scultoreo, simbolico, può interpretare il concetto di “fermare l’attimo”.
Questa mostra ‐ conclude Accerboni ­‐ appare dunque come una fascinazione simbolica che, snodandosi sul filo di un’intima ispirazione surreale, gioca, quasi inconsciamente, con l’object trouvé di duchampiana memoria, implementando l’emozione ch’esso suscita con l’emotività che rende vive e umane le tavole di un palcoscenico e coinvolgente, la finzione cinematografica.
L’universo di Serena si adagia ­‐ soffice -‐ e dialoga inoltre in un contesto espositivo che è specchio, dilatazione e contrappunto della mostra stessa e si amplia in contaminazioni con altri due artisti. La Bottega d’arte Gibigiana è infatti fucina d’arte dove laboratorio e spazio espositivo convivono e dove s’incontrano artisti che operano sia nel mondo dell’arte sia nel campo dell’arredamento con i
loro lavori handmade, generati dal recupero di materiali poveri e in disuso. E creano ambientazioni dalle interessanti connotazioni. La denominazione Gibigiana allude al gioco generato dal riverbero della luce solare che, incontrando uno specchio d’acqua, crea riflessi ritmici e sinuosi, facendo vibrare tutto ciò su cui si posa. Fenomeno che ben simbolizza il comune intento delle personalità artistiche presenti. In quest’occasione, accanto alla mostra Sotto il letto di mia nonna, incontreremo anche le opere di Mirko Donati, anima portante della Bottega, e di Anna Scovacricchi, artista illustratrice ora qui in residenza, che presenteranno negli altri spazi del laboratorio/bottega nuove creature. Ogni stanza sarà un elemento: aria, acqua, fuoco e terra, questo il leitmotiv costante.

Serena Boccanegra, di natura nomade, vive e lavora per molti anni fuori Venezia, per poi tornare alle radici veneziane. Si forma come pittrice e scenografa realizzatrice per il teatro, lavorando in diversi laboratori teatrali e compagnie, tra cui la compagnia Figli d’Arte Cuticchio. Opera al Teatro Massimo di Palermo, cura gli spazi scenici per ripetute edizioni del festival La Macchina dei Sogni; progetta e costruisce diverse marionette per l’Opernhaus di Zurigo. Incontra poi il cinema e si specializza come pittrice di scena: Garrone, Crialese, Moretti, Soldini e Wenders sono alcuni dei registi per i quali ha lavorato. Porta avanti da anni una personale ricerca artistica e sul teatro di figura.

[Info] [Titolo] Sotto al letto di mia nonna
Mostra di Serena Boccanegra
Curatrice Marianna Accerboni
[Luogo]Bottega d’arte Gibigiana, Dorsoduro 1487, 30123 Zattere Venezia [Inaugurazione] Sabato 6 Maggio 2017 ore 18.30

[Orari] da lunedi a sabato 10.00‐15.30
[Periodo] 6 Maggio­‐6Luglio 2017
[Press] Marianna Accerboni-‐Bottega d’arte Gibigiana

bottega.gibigiana@gmail.com ­‐ www.gibigiana.com

INVITO[Sotto al letto di mia nonna]6Maggio2017 Bottega d’arte Gibigiana

COMUNICATO STAMPA [Sotto al letto di mia nonna] 6Maggio 2017 Bottega d’arte Gibigiana

Sotto al letto di mia nonna. Artist Serena Boccanegra, curator Marianna Accerboni.

Opening Saturday 6th May 2017, h 6.30pm
Bottega d’arte Gibigiana Dorsoduro 1487 Fondamenta delle Zattere 30123 Venezia

On Saturday 6th May, at 6.30pm, Bottega d’arte Gibigiana presents the exhibition “Sotto al letto di mia nonna” [Under my grandmother’s bed] by the artist Serena Boccanegra, curator Marianna Accerboni.
The exposition – the curator says – is a totally site specific installation: by the thread of a loving memory, symbolized by a varied series of objects and micro-cosmos dreamed by the artist, emerges the cathartic importance of Serena’s relationship with her family background.

Central figure of the composition – Accerboni writes – is the grandmother Rina Nono, strong personality illuminated by intense green eyes. She represents a kind of protective light, as she firmly maintained her original family’s memory over times, by preserving various objects belonging to her. Serena implements these memories with other material testaments like photos, objects, fabrics, laces, letters and little shoes, also belonging to her father’s family, the Boccanegras. All symbols of a love chain, that the artist – as cinema and theatre set designer, following a personal artistic research – connects and develops. As if the story, told by images dedicated to her grandma and her son Orlando, would represent the tree of Life.

“I felt the need to meet my ancestors, collect them together and pacify them, letting them meeting each other again, – Serena explains – that’s a little psycho-magic act to speak with them, like a meeting between the quick and the dead”.
As artist and able artisan, Boccanegra hosts every object and composition into an equally symbolic drawer: it organizes and also frames them into a kind of proscenium, perhaps because they belongs to the theatre of life. Inside every container there is a whole world that opens and connects to another world, like the chinese boxes. A work in progress: “This is just the beginning of this path, in the course of time I will add one by one more drawers – Serena says – “.

Very often Serena uses the beeswax to elaborate and fix the objects on a support, that’s natural as all the materials of the exhibition – wood, paper, fabric, gypsum and leather – because she loves its smell, and because “covering the objects with beeswax means to stop them, the wax is a sculpture material, it can symbolize the concept of “stop the moment”.

This exhibition – Accerboni concludes – appears as a symbolic fascination, that plays – almost unconsciously – on a thread of intimate surreal inspiration with Duchamp’s object trouvé. It implements the emotion that raises through the same sensitivity that makes a stage so vivid and human, and makes the cinema fiction so involving.

Serena’s universe eases down – softly – and talks in an expositive contest that is mirror, expansion and counterpoint of the exhibition itself, and opens to the contamination of other two artists. In fact Bottega Gibigiana is an art forge where workshop and exhibition live together, as a meeting point of artists and furniture designers, with their handmade works created from poor and neglected objects. And they create settings with interesting connotations. The name Gibigiana alludes to the rhythmic and sinuous reflections created by the sunlight glare when it meets a stretch of water, and makes everything vibrate. This phenomenon well represents the common intention of the involved artists. In this circumstance, next to Sotto al letto di mia nonna, we will bump into the works of Mirko Donati, supporting soul of Bottega, and Anna Scovacricchi, illustrator artist now in residence here, who will exhibit brand-new creatures. Every room will symbolize an element: water, fire, earth, this is the constant leitmotiv.

Serena Boccanegra, gypsy for nature, lives and works around for many years, to come back then to her Venetian roots. Trained as painter and scenographer as theatre designer, she works in many theatrical workshops and companies as the one “Figli d’Arte Cuticchio”.She works in Teatro Massimo in Palermo, she curates the scenic spaces of many editions of “La Macchina dei Sogni”

festival; she designs and crafts various marionettes for Opernhaus in Zurich.Then she ran into the cinema and she specialized as set painter: Garrone, Crialese, Moretti, Soldini and Wenders are some of the directors she worked for. For years she’s been developing a personal artistic searching focused on puppetry.

[Info] [Title] Sotto al letto di mia nonna exhibition by Serena Boccanegra curator Marianna Accerboni [Where] Bottega d’arte Gibigiana Dorsoduro 1487, 30123 Zattere Venezia
[Opening] Saturday 6th May 2017 h 6.30pm
[Schedule] Monday to Saturday 10.00am-3.30pm

[Period] 6th May-6th July 2017
[Press] Marianna Accerboni–Bottega d’arte Gibigiana

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